Un nuovo metodo di screening per la scoperta di nuovi farmaci per la CMT

Un gruppo di ricercatori ha messo a punto un metodo che potrebbe velocizzare la scoperta di nuovi farmaci per la CMT o malattia di Charcot-Marie-Tooth, grazie alla rilevazione dell’attività del gene PMP22. 

Il metodo permetterebbe di identificare rapidamente le molecole aventi la capacità di ridurre la produzione di PMP22, una proteina che viene prodotta in modo eccessivo nella malattia Charcot-Marie-Tooth di tipo 1A (CMT1A) e ciò può essere utile per individuare le molecole aventi un potenziale per trattare questa malattia

L’approccio sfrutta l’editing genico e la tecnologia di emissione di luce per rilevare un processo specifico, noto come trascrizione, mediante il quale la sequenza di DNA di un gene viene convertita in RNA messaggero (mRNA), che funge da modello per la produzione di proteine.

Secondo i ricercatori, questo approccio può essere anche applicato anche ad altre malattie che traggono beneficio dai modulatori di attività genica.

Lo screening rapido per la scoperta nuovi farmaci per la CMT

Lo studio dal titolo “Genome-Edited Coincidence and PMP22-HiBiT Fusion Reporter Cell Lines Enable an Artifact-Suppressive Quantitative High-Throughput Screening Strategy for PMP22 Gene-Dosage Disorder Drug Discovery” è stato recentemente pubblicato sulla rivista Pharmacology and Translational Science.

La CMT1A, la più comune forma di CMT1 e, al momento, senza trattamenti farmacologici, è causata dalla presenza di una copia extra del gene PMP22. Questo gene codifica per la proteina PMP22, un componente importante della guaina mielinica prodotto dalle cellule di Schwann. Quando sovraespressa, la proteina PMP22 non può essere correttamente elaborata ed è meno efficiente, influenzando la struttura e il funzionamento della mielina – il rivestimento protettivo ed isolante delle proiezioni delle cellule nervose (assoni). Una mielina non correttamente formata, a sua volta, compromette la trasmissione dei segnali elettrici da parte dei nervi, inducendo debolezza muscolare e atrofia (v. Sintomi della CMT).

Mielina nella CMT o malattia di Charcot-Marie-Tooth - Cellule di Schwann

Guaina Mielinica nella Charcot-Marie-Tooth

I ricercatori, insieme al Centro Nazionale per le Scienze Translazionali avanzate (NCATS) ed in collaborazione con gli scienziati dell’Università del Wisconsin e l’Istituto Nazionale di Ricerca sul Genoma Umano, hanno sviluppato un test, o saggio, con l’idea di facilitare e velocizzare la scoperta di nuove terapie per la CMT1A.

Le ricadute dello studio

Questo test è stato creato con l’obiettivo finale di individuare composti, tra un ampio gruppo di candidati, che mostrino efficacia nel ridurre la produzione di PMP22.

“I metodi standard per misurare rapidamente la trascrizione genica in migliaia di composti possono portare all’identificazione di un gran numero di composti con risultati positivi, quando in realtà sono negativi”, ha affermato in un comunicato stampa James Inglese, PhD, autore senior dello studio.

Per affrontare questo problema, gli scienziati hanno inserito due diversi segnalatori nel gene PMP22 nelle cellule di Schwann di ratto. L’aggiunta di un secondo segnalatore, che hanno definito metodo del “segnalatore per coincidenza”, ha ridotto la probabilità di risultati falsi positivi, perché la probabilità che un composto attivi entrambi i segnalatori è molto più bassa.

Per mettere alla prova questo metodo, i ricercatori hanno testato 42.577 composti presenti nella raccolta delle sostanze chimiche dell’NCATS, identificando 181 molecole in grado di ridurre la trascrizione di PMP22 senza danneggiare le cellule; 16 di questi 181 composti hanno anche ridotto la produzione di proteina PMP22 e potrebbero, pertanto, essere dei potenziali candidati per il trattamento della CMT1A.

 

Fonte: Charcot-Marie-Tooth-News. Si ringrazia Simona Geninazza per la traduzione.

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